Teramo, giovani protagonisti nella storia per la ripartenza
In continuità con l’incontro odierno alla Pontificia Università Lateranense promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica – durante il quale, con un videomessaggio, Papa Francesco rilancerà il Global Compact on Education per un’educazione creatrice di pace, fraternità e giustizia – la Diocesi di Teramo – Atri ha fissato per domani 16 ottobre 2020 (a partire dalle 15.30) una video conferenza dal titolo “Con i giovani protagonisti nella storia per la ripartenza”. Gli adolescenti e il patto educativo globale e inter-generazionale.
Il convegno è stato organizzato dalla Diocesi aprutina in collaborazione con il Ministero per l’Istruzione, l’Ufficio di Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana e l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Abruzzo.
I lavori, coordinati dal Responsabile Ufficio Scuola, Università ed Educazione della Diocesi don Cristian Cavacchioli, si apriranno con i saluti del vescovo Lorenzo Leuzzi, del Rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, e dell’Assessore regionale per l’Istruzione Piero Fioretti.
Il ricco programma di interventi sarà aperto dal Segretario stesso della Congregazione per l’Educazione Cattolica della Santa Sede, Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Zani, che in vista dell’incontro alla Lateranense ha dichiarato ai microfoni di Radio Vaticana: “Prima di tutto ci troviamo in un contesto caratterizzato dalla pandemia e quindi non paragonabile a quello di un anno fa. In secondo luogo ci troviamo oggi in un momento della vita della Chiesa in cui abbiamo tra le mani un nuovo documento straordinario: l’enciclica Fratelli tutti che il Papa ha firmato ad Assisi il 3 ottobre scorso.
Questi due elementi mi sembra che ci aiutino a inquadrare in modo nuovo il ricco patrimonio di magistero che Francesco, durante il suo Pontificato, ha voluto esprimere sul tema dell’educazione e che è poi concentrato nel tema del patto educativo. L’obbiettivo del Papa mi pare proprio quello di invitare tutti ad avere un passo comune sul fronte educativo, perché oggi la realtà è un’altra. Ognuno segue direzioni diverse e assistiamo a quella che potremo definire quasi una catastrofe educativa”.