Roseto, assegnata la Spiga Verde alla città
Nel 2020 sono risultati 46 i Comuni in Italia premiati con le Spighe Verdi: per un modello virtuoso di sostenibilità con ruralità sostenibile.
Per la regione Abruzzo sono tre i Comuni interessati al riconoscimento e tutti e tre in provincia di Teramo, Tortoreto, Giulianova e Roseto degli Abruzzi.
La curiosità che lega questi tre Comuni e che hanno ottenuto anche la Bandiera Blu.
Roseto degli Abruzzi coniuga mare e campagna, con i suoi piatti tipici a base di pesce e carne.
Il suo territorio offre spiagge incantevoli con una sabbia finissima e a misura di bambini, tanto da aver ricevuto anche la Bandiera Verde dei pediatri italiani,
Roseto degli Abruzzi non disdegna di offrire ai turisti anche il suo territorio collinare che comprende l’antica matrice della città, Montepagano, fino al 1927 Comune del territorio e oggi riconosciuto come uno dei più bei borghi dell’intero Abruzzo.
Meritato il riconoscimento e orgogliosa di rappresentare la bandiera con la Spiga Verde, Roseto degli Abruzzi, figura degnamente tra i 46 Comuni italiani, portando alto il prestigio della provincia di Teramo e dell’intero Abruzzo.
L’unione tra ruralità e sostenibilità vogliamo ricordare è nato, nel 2006, con il nome di Spighe Verdi, il riconoscimento nazionale della FEE Italia, Foundation for Environmental Education, pensato per promuovere lo sviluppo rurale sostenibile.
Una certificazione sottoposta alla valutazione di una commissione nazionale tra tecnici esperti provenienti da enti pubblici e privati.
A conferire l’attestazione di sostenibilità sono il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Corpo Forestale dello Stato, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Confagricoltura e la FEE Italia, per l’appunto. Da Nord a Sud, aumentano i Comuni che ambiscono a rientrare tra le Spighe Verdi.
Si tratta di amministrazioni impegnate nel percorso di miglioramento per tagliare il traguardo della sostenibilità.
Il programma Spighe Verdi ha come obiettivo i comuni rurali che intendono valorizzare uno sviluppo sostenibile del territorio, la cura dell’ambiente e la difesa del paesaggio. È stato anche definito il contrappunto rurale della Bandiera blu, riconoscimento europeo assegnato dalla FEE per le spiagge e gli approdi turistici.
Quest’anno, la Fee Italia (Foundation for Environmental Education) e Confagricoltura assegnano ben 46 Spighe Verdi tra le 13 regioni italiane assegnatarie.
Le due regioni con il maggior numero di riconoscimenti sono Marche e Toscana, con 6 località pro capite: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana, della provincia marchigiana,
6 città per la regione Toscana Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona.
Seguono la Campania con 5 città Agropoli, Ascea, Massa Lubrense, Positano, Pisciotta.
Lazio con 5 citta Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Roccagorga.
Piemonte con 5 città Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo, Canelli e Volpedo.
Puglia con 5 città Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Ostuni.
Tre Spighe per Abruzzo (Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi), tutte città in provincia di Teramo.
Calabria 3 città (Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce).
Veneto 3 città (Caorle, Montagnana, Porto Tolle).
In Umbria, a conseguire tale riconoscimento sono 2 città Montefalco, già nel novero di uno dei borghi più belli d’Italia e Todi.
Una sola Spiga per Liguria (Lavagna), Lombardia (Sant’Alessio con Vialone).
Una sola spiga verde assegnata in Sicilia (Ragusa).
Una sola spiga verde assegnata in Lombardia Sant’Alessio con Vialone.