Roseto, Mario Nugnes: “Roseto ha bisogno di una rigenerazione urbana”
In una nota stampa il consigliere di opposizione e capogruppo di Casa Civica, Mario Nugnes, critica la mancanza di visione e prospettiva per la città da parte del Sindaco e dei suoi assessori oramai tutti contagiati da “annuncite” cronica.
Queste le sue parole: “Assistiamo ogni giorno a promesse e spot elettorali da parte dei vari membri della maggioranza Di Girolamo che promettono interventi, riqualificazioni e opere varie, che sicuramente non saranno in grado di portare a termine; si cerca di buttare fumo negli occhi ai nostri concittadini per offuscare i dolenti di questa consigliatura che sono stati sicuramente il lassismo e la mancanza di una visione di sviluppo della città.
Roseto aveva bisogno di una vera e propria “rigenerazione”, che la nostra classe dirigente non è stata capace neppure di concepire.
La nostra città, come tutte, racconta una storia: bisogna confrontarsi con essa e con il proprio passato, come elemento dell’”esistente” dal quale è necessario partire per guardare e progettare il futuro.
Il “nuovo” si sovrappone a ciò che esiste, ma non lo sovrasta, si accosta, e insieme continua a raccontare la storia di ciò che c’era e di ciò che c’è: questo per me è urbanistica per una città.
Lavorare prima di tutto sull’esistente, sul già costruito per recuperare per migliorarlo ed efficientarlo sarà la chiave di sviluppo dell’urbanistica nei prossimi anni e per fare ciò si ha bisogno di strumenti che Roseto non ha o che sono ormai superati.
Il PRG così come il PAN dovevano essere le priorità di questa amministrazione, che non è stata in grado di rispettare le promesse fatte.
Rigenerare cioè lavorare prima di tutto su ciò che esiste anche perché questo tipo di intervento ha certamente un impatto positivo a livello economico, ambientale e sociale.
Aggiungo che grida vendetta l’abbandono in cui è stata lasciata Villa Clemente, nonostante le possibilità concrete di riqualificazione che si sono presentate a questa amministrazione e che avrebbero creato occasioni d’oro per la città e per la sua economia. Allo stesso modo sono inaccettabili l’inerzia e l’incapacità sperimentate sulla ristrutturazione della Villa Comunale, unico luogo culturale della città, che ancora oggi non si sa quando verrà riaperta.
Ecco perché, oggi, il primo pensiero di chi aspira ad essere il Primo Cittadino di questa città dover essere un “Assessorato alla rigenerazione urbana del territorio” che abbia il compito di passare dall’urbanistica in senso stretto ad una vera “Gestione/pianificazione della rigenerazione del territorio” per elaborare una nuova idea di città e nuovi modelli di sviluppo sostenibile”.