Teramo, musica nella basilica cattedrale
Venerdì 5 aprile, nella Basilica Cattedrale alle ore 2100, Micrologus Ensemble con Goffredo Degli Esposti doppio flauto, zufolo e tamburo, traverso, cornamusa, Gabriele Russo viella, ribeca, piffero, buccina, Enea Sorini canto, salterio, percussioni.
“Mariam Matrem Virginem.
Musiche mariane al tempo dei pellegrinaggi medievali” è il filo conduttore del secondo concerto, descrittivo del pellegrinaggio medievale, grande fenomeno di massa che coinvolse folle di pellegrini alla ricerca del perdono.
La via Francigena, il cammino di San Giacomo (di Compostela), le stesse crociate, prevedevano lunghi tempi di preparazione: un viatico dal quale non era certo il ritorno.
Così il viaggio interiore diventò viaggio nel mondo, esperienza forse unica per l’uomo medievale, che comportò l’inevitabile scoperta di altri mondi e altri modi di vita.
Il canto, la musica, la danza accompagnarono questa esperienza nei vari aspetti : di penitenza, di preghiera, di narrazione degli incredibili miracoli accaduti ai pellegrini e di quei miracoli della Vergine che li spinsero al viaggio (le Cantigas de Santa Maria);
e infine l’esultanza per il viaggio compiuto, per aver raggiunto la meta agognata, una tale irrefrenabile gioia, dopo tante lacrime e sofferenze, perlomeno nei pellegrini veri, da trasformarsi in danza collettiva come nei canti del Libre Vermell del monastero di Montserrat, preziosa testimonianza di ciò che direttamente cantavano i pellegrini nel Medioevo.
La Chiesa catalana indicò direttamente i canti che potevano essere permessi. Sono solo dieci quelli conservati nel manoscritto, una parte andata perduta per un incendio, tutti significativi e fortemente evocativi per la loro bellezza e, nello stesso tempo, immediata comunicazione dell’emozione del pellegrino medievale: gioia che trascina alla danza collettiva dopo la sofferenza del viaggio per purificarsi dai peccati.
Programmi complessi, di grande bellezza ed emotivamente coinvolgenti, strumenti del tempo, canti e letture, un mix sapiente di antico ma dai contenuti perfettamente aderenti ai tempi per due appuntamenti da non perdere.
Ingresso libero