Giulianova, picchetto d’onore al legionario Jan Kelbl
In occasione dei festeggiamenti della Madonna dello Splendore, evento inserito nel programma ufficiale, l’I.N.G.O.R.T.P. e la Città di Giulianova, ricordano il centenario della morte del legionario cecoslovacco alla presenza delle Associazioni combattentistiche e d’arma sabato 13 aprile alle ore 10,00 presso il cimitero monumentale di Giulianova.
La manifestazione gode dell’uso del logo del centenario della Grande Guerra del Governo Italiano e della Legione Cecoslovacca, oltre al patrocinio delle due Ambasciate: Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca, con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Teramo.
A seguire il Commissario dell’INGORTP di Teramo, Walter De Berardinis, grazie alla sensibilità e collaborazione della dirigente scolastica, la prof.ssa Silvia Recchiuti, porterà i ragazzi delle classi V del Liceo Scientifico di Giulianova all’interno del Cimitero monumentale per visitare le tombe dei caduti della 1° e 2° G.M. sepolti a Giulianova partendo da: Viale delle Rimembranze, dove sono censiti sui cipressi i nomi dei caduti della 1° G.M.;
l’ingresso principale del cimitero, dove sono apposte le targhe alla memoria del legionario Jan Kelbl e del poliziotto Francesco Paolo Rossi;
dove riposa la salma dell’autiere Umberto Federici, medaglia di bronzo al Valor Militare nella 1° G.M.; Giovanni Piccinini, ufficiale dell’esercito italiano, più volte medagliato;
Maria Garro, vittima civile dei bombardamenti su Giulianova nella 2° G.M.;
Vincenzo Filipponi, caduto in Africa Orientale; Antonio Del Sordo, morto in Francia con la divisa americana nella 1° G.M.;
Biagio Retko, soldato del 2° Corpo d’Armata polacco in Italia;
Vincenzo Alleva, fucilato dai tedeschi;
Flaviano Di Donato, caduto in Francia con la divisa americana nella 1° G.M.;
Otello Simoncini, ufficiale di marina; Giuseppe Ettorre, pittore e reduce dalla Francia con la divisa americana.
Chi era Jan Kelbl.
Il 13 aprile 1919, a Giulianova, all’età di 40anni, cessava di vivere il soldato della Legione Cecoslovacca del fronte russo Jan Kelbl, proveniente dal porto di Napoli dopo l’imbarco nella città portuale di Vladivostok (Russia) sulla nave italiana “Roma” con a bordo i primi soldati feriti e ammalati. Lui e il suo contingente lasciarono la Siberia per approdare in Italia per tornare nel suo paese d’origine, la neonata Cecoslovacchia. Per le ferite e la successiva malattia contratta durante il trasporto ferroviario, fu lasciato alla stazione di Giulianova, per poi giungere cadavere nel vecchio ospedale civile dove venne confermata la sua morte alle ore 6,00. Nato a Hrušovany il 7 maggio 1879, nella provincia di Hustopeče, si trasferisce a Židlochovice, nella Moravia meridionale dell’attuale Repubblica Ceca. Di professione postino, aderisce al gruppo sportivo Sokol (Falco), movimento ceco per lo sport e centro didattico morale e intellettuale per l’indipendenza nazionale. Nel 1914, allo scoppio della 1° Guerra Mondiale, forzatamente, viene arruolato nell’esercito dell’Impero austro-ungarico nel 99° reggimento fanteria con il grado di Caporale. Il 12 ottobre 1915, durante i combattimenti contro l’esercito russo, presso Luc’k, città dell’Ucraina nordoccidentale, viene catturato dalle truppe nemiche. Il 15 luglio 1917 a Lukaševka, provincia di Kyev in Ucraina, entra a far parte della Legione Cecoslovacca in Russia con il grado di fuciliere fino alla sua morte a Giulianova con lo stesso grado.