Atri, vaccinazioni anticovid, apre un centro “spoke”
Vaccinazioni contro il covid-19, prosegue l’apertura di centri “spoke” sul territorio. Dopo quello della Val Fino e quello di Roseto degli Abruzzi la Asl, questa volta in collaborazione con il Comune di Atri, la Asp n.2 e la Protezione civile, oltre ovviamente ai medici di medicina generale, da sabato 27 novembre aprirà un nuovo centro vaccinale riservato ai residenti atriani. Il centro vaccinale, che si trova locali dell’ex centro diurno Ricciconti in viale Mattucci, sarà operativo ogni sabato dalle 8 alle 14 e sarà gestito dai medici di base di Atri.
Per accedere alla vaccinazione è necessaria obbligatoriamente la prenotazione con le seguenti modalità: i pazienti dei medici di base che hanno aderito alla campagna vaccinale potranno contattare per la prenotazione direttamente i relativi medici; i pazienti dei medici di base che non hanno aderito alla campagna vaccinale dovranno contattare per la prenotazione il Comune di Atri al numero telefonico dedicato 085.8791215 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 13,30).
“La Asl, come disposto dal commissario Figliuolo per accelerare sulla somministrazione delle terze dosi di vaccino, prosegue l’apertura di centri vaccinali “spoke” con la determinante collaborazione dei medici di base”, dichiara il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, “nei prossimi giorni è prevista l’apertura di altri centri in modo di rendere ancor più capillare la campagna vaccinale e porre un freno alla quarta ondata”.
“La riapertura del centro vaccinale ad Atri è fondamentale per i nostri concittadini”, dichiara il sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti, “soprattutto per i più anziani che fanno fatica a raggiungere altre località. Desidero ringraziare a nome di tutta l’Amministrazione comunale la Asl di Teramo, la Asp n.2, i medici di medicina generale di Atri e la locale Protezione Civile per aver reso possibile questo servizio e invito tutti i concittadini a vaccinarsi o a aderire al richiamo per poter uscire al più presto dalla pandemia e riprendere in mano le nostre vite e le nostre libertà”.