Roseto, Di Giuseppe: “ennesimo bluff dell’amministrazione”
Il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia Francesco Di Giuseppe ha inviato in redazione un comunicato stampa dove illustra quello che accade a Roseto degli Abruzzi. Riportiamo di seguito le sue parole.
“Tutto quello promesso durante la sfarzosa campagna elettorale da Nugnes &co. è stato smentito in meno di sette mesi sotto tutti i punti di vista.
Lo avevamo detto durante il primo consiglio comunale di insediamento, se questa amministrazione avesse avuto coraggio nelle scelte importanti che riguardavano il futuro della Città noi l’avremmo sostenuta, come nel caso del promesso spostamento del centro del riuso ma si sono smentiti ancora una volta facendo ricredere con i loro atteggiamenti spocchiosi anche gli ultimi “aficionafos”.
Chissà cosa diranno ora ai cittadini quegli assessori e consiglieri firmatari del ricorso al TAR e promotori anche di una raccolta firme e manifestazioni per lo spostamento del centro del riuso, che dopo essersi smentiti una prima volta per l’imposta di soggiorno, dove erano contrari prima e sono stati artefici dell’aumento poi, ora tornano a perdere la faccia a pochi mesi di distanza su questo importante tema.
Dopo la stangata ai professionisti con l’aumento di tutti i diritti di segreteria, che limitano anche la partecipazione democratica di partiti e associazioni (decuplicati i costi di occupazione per attività come banchetti informativi); l’amministrazione Nugnes si è contraddetta, poi, anche sull’aumento della TARI quando in campagna elettorale promettevano di non aumentare nessun balzello.
Una Città che ad una settimana dal primo giugno appare in ritardo sulla manutenzione e sulla cura del territorio, con isole ecologiche divenute discariche e con larghi tratti di lungomare, parchi e vie infestati dalle erbacce; con un programma estivo anticipato da roboanti comunicati stampa tradottosi poi in un semplice sito internet di eventi già in palinsesto negli anni passati, tra le risate delle città limitrofe che presentano invece calendari eventi veri e pieni di nomi di richiamo.
Avevano illuso alcuni Rosetani con la “svolta” la realtà amara è che “sono peggio dell’altra volta”.