22 Novembre 2024
Cronaca Abruzzo

Roseto, circolo Rifondazione Comunista alla manifestazione per la pace a Roma

Si è svolta a , nella giornata di sabato 5 novembre 2022, una grande manifestazione nazionale per la pace, contro tutte le guerre. Centomila persone sono scese in piazza, dando vita ad un lungo corteo che ha attraversato le vie della capitale da Piazza della Repubblica fino a San Giovanni dove è stato allestito il palco per gli interventi dei promotori. Un fiume di bandiere arcobaleno ha riempito le strade di Roma per questa importante mobilitazione pacifista che ha visto la convergenza di moltissime realtà tra associazioni, partiti, sindacati e movimenti.
Presente in piazza anche il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea con il Segretario nazionale Maurizio Acerbo e moltissime compagne e compagni provenienti da tutta Italia, che hanno sfilato portando un grande bandierone della pace lungo 30 metri e numerosi striscioni e cartelli con su scritto “No all’invio delle armi, più sanità pubblica meno spese militari, cessate il fuoco, basta sanzioni alla Russia, negoziati subito, fuori l’Italia dalla NATO”. Rifondazione Comunista ha preso parte nel corteo al corposo spezzone di Unione Popolare insieme con il portavoce nazionale Luigi De Magistris. La Federazione provinciale di di Rifondazione Comunista ha partecipato alla manifestazione con una propria delegazione composta da diversi militanti, con il segretario provinciale Mirko De Berardinis e la segretaria del Circolo di Elisa Braca.
Il segretario De Berardinis in una nota ha dichiarato: “Lungo il corteo abbiamo portato dei cartelli con le nostre parole d’ordine, chiare e nette. Posso garantirvi che tantissimi cittadini, anche estranei alla manifestazione, ci hanno espresso il loro sostegno ed apprezzamento. D’altronde, come dicono da mesi tutti i sondaggi, la maggioranza degli Italiani è contraria all’invio delle armi in Ucraina. Così come chiediamo di tagliare le spese militari, anziché aumentarle come fanno da anni centrodestra e centrosinistra. I nostri soldi vanno spesi per la sanità pubblica, il lavoro, il sociale. Non per gli armamenti, la NATO e i soldati di Zelensky. Diciamo basta alle sanzioni alla Russia anche perché hanno prodotto effetti disastrosi alla nostra economia. Chi sostiene le sanzioni evidentemente non compra il pane e i generi alimentari di prima necessità, non mette il carburante, non fa la spesa al supermercato, non si è accorto che ogni giorno aumentano i prezzi… non si rende conto della bomba economica e sociale che sta esplodendo. Se vogliamo davvero fermare questa guerra, combattere il carovita, l’inflazione e l’aumento delle bollette, l’unica strada è quella della trattativa e del negoziato di pace. E batterci tutte/i insieme per un’Italia neutrale fuori dalla NATO”.

Riceviamo e pubblichiamo da: Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea Federazione Provinciale di Teramo

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