24 Novembre 2024
Cronaca Abruzzo

L’Aquila, c’era una volta Padre Giovanni Mastroddi

, c’era una volta Padre Giovanni Mastroddi. Ora “Immota Manet”: il ‘Ponteggio dell’Arte Povera’.
Ma andiamo con ordine.
Era il 2005, Padre Giovanni Mastroddi compiva cinquant’anni al servizio nel Quartiere di Pettino.
Ancora oggi, molti lo ricordano come mirabile sacerdote e parroco.
Il Sindaco dell’Aquila, al tempo l’avv. Biagio Tempesta, non mancò di manifestare “l’encomio solenne per l’anniversario: Scrisse: […] “Mezzo secolo in cui, con la Sua forza spirituale e una passione indomabile nell’aiutare il prossimo, ha ‘allevato’ generazioni di bambini, giovani e adulti nell’amore del Signore. Per il Suo impegno sociale e la Sua abnegazione, la Città è a lui grata”.
Chissà se quanto scritto in quella carta intestata del Comune dell’Aquila, l’avv. Tempesta ricordi di avervi messo la propria firma.

L’Aquila, foto encomio del sindaco Biagio Tempesta a padre Giovanni Mastroddi

Padre Giovanni amava, ogni Pasqua, portare la benedizione alle famiglie del Quartiere. A quelle famiglie impartiva il battesimo ai nuovi nati, la Prima Comunione e la Cresima nella sua grande Chiesa che volle edificata in Madonna di Pettino; dove non sono mancati i Matrimoni e, purtroppo, molti lutti.

L’Aquila, chiesa Madonna di Pettino

Padre Giovanni è sempre vivo nel cuore di chi lo ha conosciuto e di quei ragazzi che al mattino faceva salire nella sua FIAT 600 multipla, per portarli a scuola o per recuperarli all’uscita per il viaggio di ritorno a casa. Per le spese di viaggio… pagava il “buon Dio”.
Poi una malattia: i servizi di Padre Giovanni vennero meno. Il suo male lo portò lontano, a dove il male lo ha distrutto. Ricordava sempre la Gente del Quartiere alla quale ave aveva l’asciato la sua Chiesa che aveva fatto progettare dall’architetto Nino Vespa e poi costruire, La Chiesa aveva brillantemente fronteggiato il sisma del 2009. Al contrario delle case del Quartiere di Pettino abbattute e ricostruite.

L’Aquila, ex sindaco Biagio Tempesta

Facciamo un passo indietro nel tempo: era il 7 giugno 1998. Le elezioni amministrative mandarono a caca il Sindaco Antonio Carmine Centi della Sinistra e nel Palazzo di Città si insediò l’avv. Biagio Tempesta, con una Giunta di Destra che venne poi scalzata dalla riemergente ‘sinistra’ il 29 maggio 2007, da Massimo Cialente.
Sul piano politico: per Centi (PDS-La Rete-Liste Civiche) era stata un’amara imprevista sconfitta. Ugualmente accadde con la gestione amministrativa nei cinque anni a seguire (in due tempi) con Tempesta (Forza Italia, AN-CCD-CDU e FI-UDC-AN-NPSI). Peggiore fu la subentrante gestione con Massimo Cialente (e la Pezzopane al servizio) fino al 2017. Ben dodici liste formarono il governo.

Gianni Letta e Guido Bertolaso

Poi sopraggiunse il 6 aprile 2009. Ripensando ai Sindaci dell’Aquila (da Umberto Albano, Felice Natellis, Tullio De Rubeis) si può dire che la popolazione colpita dal sisma ebbe la fortuna d’essere assistita da ben diversi buoni ‘protagonisti’ della politica nazionale del momento: da Bertolaso a Berlusconi, a Gianni letta. Qui – chi scrive – si ferma per non apparire di parte politica: pur ricordando dell’avv. Tempesta la sua bella opposizione al tempo della presenza nel Consiglio Regionale d’.

Silvio Berlusconi e Guido Bertolaso

Il 6 arile 2009, il brutto sisma, mise L’Aquila in ginocchio. Quanto agli amministratori locali in auge: restarono a guardare sugli accadimenti per il “Consorzio 201”, ovvero per la popolazione in Pettino. La ricostruzione venne affidata a più imprese edilizie. Si abbatterono e si ricostruirono i grandi palazzi con nuovi criteri progettuali. Sui tre gruppi di villette a schiera, una prima commissione ebbe a giudicarle inagibili (da abbattere e ricostruire) mentre una successiva si limitò per interventi ai lavori che consentissero una successiva idonea abitabilità.

L’Aquila, sindaco Pierluigi Biondi

In verità il gruppo di villette a schiera che dividono attualmente Via Belgio dalla metà di Via Svizzera, mostrano, ancora oggi, uno stato di degrado nei sottostanti ballatoi, quindi sul marciapiedi nella sovrastante Via Svizzera. Tutto questo sotto gli occhi del Presidente del “Consorzio 201” del tempo che disponeva dell’assegnazione nella villetta centrale del gruppo “b2”.

L’Aquila, ex sindaco Massimo Cialente

Quanto all’amministrazione Cialente (29 maggio 2007 – 28 giugno 2017) si può dire che l’avvento dei FI, con Pierluigi Biondi, proveniente da un piccolo Comune del Circondario aquilano, è stata la logica conseguenza della politica amministrativa. Eppure, in tale periodo, ha potuto beneficiare anche del “mezzo servizio” con la ASL da cui proveniva quale dipendente.

L’aquila, ponteggio di “arte povera” via Belgio via Svizzera

Di certo la vicenda del “Consorzio 201”, è ancora oggi, dopo oltre dieci anni dalla ricostruzione, tutta da chiarire. Oggi vi sventola un’originale bandiera monocromatica, un “ Ponteggio di “Arte Povera”: a testimonianza di quell’Arte” dell’Amministrare che ha favorito la fuga dei cittadini verso altre città della penisola, specie sulla costa. Nell’ultimo decennio la popolazione aquilana è diminuita di oltre il dieci per cento. Il nuovo arrivato al Palazzo di città (il 28 giugno 2017), non ha, dunque, portato fortuna. La sua “pallina elettorale”, proiettata verso la nuova città, diffusa attraversa il canale tv, gli ha portato fortuna ma…la politica e il potere nel piccolo paese precedentemente amministrato (nel Sud nell’entroterra aquilana), nella nuova grande città lo ha messo difronte a problemi irrisolti nei tanti agglomerati urbani e, in particolare, verso i problemi di quella parte Nord della città che è rimasta sconosciuta. Fatta salvo la Scuola della Guardia di Finanza che, per la cronaca venne resa possibile dal Sottosegretario di Stato alle Finanze, il socialista Domenico Susi.

L’Aquila, Scuola della Guardia di Finanza

Padre Giovanni Mastroddi, oggi, dall’alto, guarda e si rammarica della politica amministrativa verso il quartiere di Pettino. La sua sognata isola felice è lontana. Non viene raggiunta dai “99 rintocchi” della campanella posta nella storica torre civica di Piazza Palazzo dove la ricostruzione del Palazzo comunale è lontana.
Nell’anno in cui si celebra il 500 anniversario della morte di Margarita d’Austria, merita allora ricordare l’accoglienza riservata alla Sovrana dalla popolazione aquilana, nonché i festeggiamenti, la sua sana amministrazione che seguì, e il divenire sempre più importante dell’Aquila nel commercio e nell’Arte, tanto da poter vantare anche una delle prime tipografie nella penisola.

L’Aquila, Monsignor Giuseppe Molinari

Si può ricordare un’altra Festa di Popolo: con l’arrivo del nuovo Arcivescovo coadiutore dell’Aquila (Mons. Giuseppe Molinari, il 16 marzo 1996) e (per dovere di giusta cronaca) l’allegra sfilata, con il Sindaco Biagio Tempesta in testa, dalla Fontana Luminosa a Piazza del Duomo. Vi fu anche un’altra festa quando su Corso Vittorio Emanuele, il Sindaco Tempesta mostrò alla stampa, la splendida motrice della nascente Metropolitana di Superficie. Il tempo ha poi dimostrato che sull’iniziato percorso si sono dovute rimuovere binari, pensiline e quant’altro inutilizzabile. In fatto di ricorrenza il 1° ottobre 2023 anche il Cardinale Giuseppe Petrocchi festeggia il cinquantesimo di ordinazione presbiterale e il venticinquesimo di ordinazione episcopale.

Cardinale Giuseppe Petrocchi con il Papa Francesco

Per non dimenticare. Al momento della sua rielezione, tra i nuovi grandi eventi e le opere da realizzare nella città, il Sindaco Pierluigi Biondi ha ancora ignorato la necessità del mercato coperto in quella Piazza d’Armi dove con l’Amministrazione Cialente cessava l’antica presenza in Piazza del Duomo; mentre si procedeva alla realizzazione di un Campo da Golf.
Le belle ‘feste’ di Padre Giovanni Mastroddi sono finite.
Nella sua Lanciano, il suo spirito resta segnato da una profonda inquietudine.

Lanciano, interno casa religiosa Antoniano

dal nostro corrispondente da L’Aquila, Emidio Di Carlo

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