Ortona, sciopero della parola
“Nel corso delle ultime settimane la competente Commissione consiliare ha analizzato la proposta di modifica del Regolamento del Consiglio comunale elaborata dall’Amministrazione Castiglione. Nonostante le osservazioni dei Consiglieri di opposizione, i rappresentanti della maggioranza hanno confermato di voler perseverare nell’intento di apportare alcune gravi modifiche che mortificherebbero in modo profondo il ruolo del Consiglio comunale.
In primo luogo viene ipotizzato il dimezzamento dei tempi degli interventi dei Consiglieri comunali che diventerebbero dieci minuti per il primo intervento, cinque per il secondo e tre per la dichiarazione di voto. Un’irragionevole e ingiustificabile contrazione del diritto di parola dei Consiglieri che nasconde in modo inequivocabile l’intento di imbavagliare il dissenso.
In secondo luogo verrebbe limitato a due il numero di emendamenti che ogni Consigliere comunale potrebbe presentare alle proposte di delibera. Come può giustificarsi tale limite di fronte a punti all’ordine del giorno complessi e che ben potrebbero presentare più di due criticità rilevabili in sede di Consiglio comunale?
La terza questione riguarda l’ordine di trattazione dei punti in discussione. La maggioranza ha proposto che le interrogazioni dei Consiglieri comunali rivolte a Sindaco e Assessori vengano trattate dopo la votazione delle proposte di delibera: in tal modo sarebbe sufficiente per la maggioranza di turno abbandonare l’aula dopo il voto sulle delibere, facendo di conseguenza mancare il numero legale e provocando lo scioglimento della seduta. Questo renderebbe impossibile ottenere risposta alle interrogazioni: una gravissima lesione di un diritto di cruciale importanza.
Sempre in materia di interrogazioni, la maggioranza vorrebbe che alle interrogazioni scritte dei Consiglieri comunali il Sindaco e la Giunta non debbano più rispondere entro l’attuale termine di venti giorni, bensì entro quello di trenta giorni: una palese abnormità che mina la possibilità per i cittadini di essere informati in modo tempestivo su questioni rilevanti. Com’è evidente, la proposta di modifica del Regolamento del Consiglio comunale ipotizzata dall’Amministrazione Castiglione rappresenta una grave limitazione dei diritti dei Consiglieri comunali e, di conseguenza, della vita democratica della nostra Città. Ancora una volta emerge l’insofferenza e l’irritazione dell’attuale maggioranza nei confronti del dibattito pubblico, dell’approfondimento e della trasparenza.
Di fronte a questa minaccia, in qualità di Consiglieri comunali di opposizione abbiamo deciso di testimoniare in modo forte e chiaro la nostra preoccupazione: a partire dal Consiglio comunale del 1 luglio nessuno di noi prenderà la parola durante le sedute. Continueremo ad informare la Città attraverso ogni altro mezzo a nostra disposizione e daremo il nostro contributo attivo nelle Commissioni consiliari. Vogliamo in tal modo rendere evidente quanto il Consiglio comunale sarebbe impoverito se venissero limitate le possibilità d’iniziativa dei Consiglieri. Oltre a questa forma di protesta, qualora l’Amministrazione Castiglione non dovesse tornare sui propri passi, è nostro intento utilizzare tutti gli strumenti democratici disponibili affinché possa scongiurarsi che la proposta di modifica del Regolamento venga approvata: ce lo chiede il rispetto che ognuno di noi nutre nei confronti delle Istituzioni e nei confronti dei cittadini ortonesi che meritano un Consiglio comunale pienamente in condizione di svolgere il proprio fondamentale ruolo”.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Emore Cauti, Angelo Di Nardo, Laura Iubatti, Giorgio Marchegiano, Peppino Polidori, Simonetta Schiazza